E’ stata una bella giornata di sport, finalmente un clima estivo che aspettiamo da tempo, un circuito bellissimo, ampio e cosa rara di questi tempi con un asfalto in ordine, e nessuno è caduto o ha riportato danni, che trattandosi di ragazzi e adolescenti è la cosa più importante. Certo, inutile nascondere che una vittoria sarebbe stata la ciliegina sulla torta, ma i nostri ragazzi si sono impegnati al massimo e non sempre come si suol dire è domenica.
Il tracciato molto scorrevole con una sola curva a novanta gradi consentiva di tenere alta l’andatura e andare in fuga diventava difficile, infatti ad eccezione delle prime due gare le altre sono state caratterizzate da un attento controllo.
Si comincia con i G0, dieci al via, di cui due femmine, non è una gara, ma vallo a spiegare a Riccardo Ranzini del team Pro Bike Junior, partito a testa bassa che ha rialzato solo dopo l’arrivo precedendo Oscar Javier Colombo, in gara anche Camilla Vergani con i colori del Pedale Senaghese, per tutti la soddisfazione di alzare al cielo una meritata coppa da conservare in cameretta.
Stesso copione con i G1 con il portacolori del V.C. Marcoli di Turbigo Arbi Gashi che mette luce tra se e Luca Vitale.
La categoria G2 è una cosa di competenza di monsieur Samuele Matteini, il Cesatese trapiantato a Biringhello che quest’anno non ha perso un solo colpo, ha sudato un po’ più del solito e solo nel finale si è imposto sul tenace Tamer Al Said dell’Asd Busto Garolfo.
Show dei giallo verdi (colore in voga) nella categoria G3, Tommaso Re, Ivan Casabona e Josef Palfrader hanno lasciato tutti giù dal podio, dominio assoluto, considerando anche la vittoria nella categoria di Vivienne Cassata anch’essa della Biringhello.
I G4 si sa, sono più grandini e oltre a pedalare hanno già imparato a fare tattica e pretattica. Continui allunghi, il gruppo si spezza più volte, ma poi i successivi rallentamenti favoriscono i rientri e così si arriva alla volata di finale iniziata sul rettilineo opposto, si presenta in testa Marco Zoco della cicli Esposito Galbiati (il team della ex donna élite Rossella Galbiati soprannominata la maestrina di Corsico) alla sua ruota il Senaghese Ryan Zaccone che tergiversa un po’, ed esce dalla scia troppo tardi, la sua rimonta è efficace ma si realizza subito dopo la linea di arrivo, peccato, però un secondo posto di peso.
G5 e G6 sono due gare molto simili, combattute e tirate, ma con giri lentissimi che si alternano ad altri molto tirati, il gruppo si rompe più volte e poi si ricompatta, tra i G5 la vittoria arride a Filippo Bellavia, mentre la volata più bella e incerta la mettono in scena Matteo Gabelloni autore di un colpo di reni da vero finisseur, ma non gli basta per recuperare i pochi centimetri che lo separano dal figlio d’arte Giuseppe Bungaro, era l’ultima gara di giornata e anche la giuria (efficientissima) ha preferito visionare il photofinish prima di assegnare il primato al portacolori dell’Asd Busto Garolfo.
Iscrizioni presso la ditta Tasam, premiazione presso la ditta del presidentissimo Rino Fedeli con trofeo consegnato dalla nipote Angelica all’Asd Marcoli terza società classificata, alla seconda il trofeo Tasam e alla prima che ovviamente è la Biringhello trofeo del cinquantenario consegnato da Tamara Gorla.
Nella foto il colpo di reni dei due G6 Bungaro e Gabelloni