Il primo trimestre se nè andato, e così come a scuola per un periodo così breve, seppur intenso coiciso con la fase più delicata, quella della preparazione, si può tirare una riga che delimita la prima fase preparatoria con la seconda fase che coincide con l’inizio delle gare.

Lungi da me dare voti, ma aprire un dialogo con il professor Sergio Introzzi per una pacata chiacchierata per capire come sono trascorsi questi primi tre mesi del nuovo anno appena inaugurato con la vittoria di Mattia Sambinello con il corollario positivo della prova degli altri ragazzi, che sino alla caduta a 200 metri dall’arrivo erano tutti nelle posizioni di vertice.

Intervista al professor Sergio Introzzi. Direttore sportivo allievi

Buon giorno Sergio.

La prima gara è sempre un test di prova per atleti e dirigenti/allenatori.

Subito una vittoria. Se lo aspettava?

Guarda Arnaldo tutto era andato nel migliore dei modi, non avevano avuto alcun intoppo, di alcun genere, niente stop per malattia o altro, niente incidenti di percorso, il gruppo era coeso, ma quando metti il numero alla schiena, ci sono gli avversari e non sai mai con chi ti confronti. La vittoria in una gara non dipende dall’ atleta, specie in uno sport di situazione come una gara ciclistica..

Come giudica questo primo periodo alla guida del P. Senaghese?

Penso normale c’è stata una persona, Flavio Ortolani che ha fatto di tutto per farmi accettare questo incarico a cui non pensavo minimamente e come sempre, c’è in ogni cosa un salto nel buio, anche se conoscevo sia la famiglia Ortolani che il presidente Arturo Gorla, poiché ben vent’ anni fa ci sono stato per 2 anni.

Ha trovato nel Pedale ciò che si aspettava?

Non proprio, venivano da una gestione tecnica con un allenatore che c’è stato per 10 anni con ottimi risultati e chi gestiva il Team si è trovato a che fare i conti con stravolgimenti di programmi, ho trovato delle abitudini consolidate, ad altro genere di lavori, che ripeto hanno dato risultati importanti, però alquanto diversi dalla mia metodologia, Cambiare all’inizio non è stato semplice.

Ritiene la società strutturata per gestire questo gruppo di giovani?

Garda non sta a me dirlo, per loro parlano i risultati e la storia, una Società che riesce ad abbattere il tempo che scorre ed essere sempre in prima fila deve avere il rispetto di tutti, hanno festeggiato da poco il 50° anno che dire di più!

Chapeau!

I suoi diretti collaboratori sono stati sin qui di supporto?

Garda tra le cose più belle, è che posso essere fiero di chi mi supporta e mi sopporta, ti dirò ho sempre avuto accanto persone innamorate dello sport, ma quest’ anno ho tre collaboratori che sono delle persone super; con Fulvio Frigo, Maurizio Galimberti e Aldo Zucchelli posso andare alle gare in camicia, giacca e cravatta, mi hanno dimostrato una estrema fiducia e siamo talmente in sintonia che quando penso qualche cosa sul da farsi il più delle volte lo hanno già fatto loro.

I ragazzi hanno risposto positivamente alle sue richieste?

Il gruppo è formato da giovani ragazzi, ma seppur molto diversi tra loro sono riusciti, certo anche con il nostro apporto a formare, non un gruppo, ma una vera squadra, che andrà a vantaggio di ognuno

Come giudica il periodo di preparazione?

Ho già risposto, molto bene, tra l’altro, la società mette a disposizione di me e i ragazzi il massimo, lo dico tra parentesi (anche troppo) difficilmente se continueranno troveranno situazioni simili.

Nella gara di apertura come si sono mossi i ragazzi?

Fortunatamente nella riunione pre gara abbiamo azzeccato ogni cosa (anche le eventuali cadute purtroppo) poi in gara ho visto il gruppo, vedi, parlarne adesso sembra facile e scontato, si è vinto e ciò a avuto una notevole risonanza, ma ti assicuro per come si sono mossi in gara aldilà del risultato avrei dato 9 a tutti!

E i suoi collaboratori?

Be’ a loro 10 con lode!

Ritiene che il 2020 possa avere delle ricadute future sugli atleti?

Non penso, la pandemia è una cosa troppo grossa e a livello mondiale, nella vita bisogna essere fortunati, chi è incappato in questi anni lo è stato un po’

meno, maa….. la vita va avanti …

Avete già stilato un programma preciso, o vi adatterete agli eventi?

E’ un periodo strano, con poche gare, io ho in mente un programma ben preciso fatto di formazione per questi piccoli atleti, si naviga anche un po’ a vista, domenica e lunedì (4-5 Aprile) purtroppo non ci saranno gare, poi andremo a Camignone e Riccione ed il 18 ci dovrebbe essere una gara organizzata all’ultimo momento a Cerasco in Piemonte, il 25 saremo al G.P.Liberazione a Roma, una delle gare nazionali più importanti al mondo per la categoria ander 23 che quest’anno sarà riservata alle categorie allievi e juniores. Come Pedale Senaghese non potevano esimerci dal partecipare.

Che emozioni ha provato stando nell’ammiraglia di un team?

Guarda non salivo su un’ammiraglia dalle Paralimpiadi di Pechino con la nazionale, ma è come saper nuotare, al momento rispolveri come fare, poi è vero che non seguivo una squadra, ma ho continuato ad allenare degli atleti in varie categorie.

E’ cambiato il Presidente nella F.C.I. che ne pensa?

Conosco naturalmente Dagnoni, lasciamolo lavorare e lo giudicheremo a posteri, una sola cosa mi auguro che si faccia qualche cosa di molto concreto a livello giovanile, se non coinvolgiamo più giovani sarà molto più difficile trovare un altro Nibali, Ganna, Cipollini, Pantani ect.

Un ultima cosa che l’ha eventualmente stupito?

Guarda nel primo pomeriggio ero da mio fratello e mi faceva notare che ho ricevuto più di 800 messaggi o manifestazioni di congratulazioni, neppure con atleti con cui ho avuto la fortuna di poter condividere vittorie a Campionati Italiani, Mondiali o Paralimpiadi era successo, è successo per una gara giovanile della categoria allievi che dire, dimmelo Tu?

Troppo facile risponderti: Il Pedale Senaghese in 52 anni di storia si è creato un folto gruppo di supporter che ci segue sia alle gare ma soprattutto sul nostro sito e sui media, è una immensa famiglia!

Grazie Arnaldo è stato un piacere fare due chiacchere con TE

A.S. Arnaldo Priori

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