SENAGO _ dopo 117 vittorie di cui settante ottenute nelle sue sette stagioni alla guida della squadra del Pedale Senaghese lascia il ciclismo giovanile il Direttore Sportivo AUGUSTO SAVOLDI.
Impossibile ricordare tutti i successi ottenuti in ammiraglia, con lui hanno spiccato il volo corridori del calibro di Andrea Bagioli, campione Italiano allievi nel 2015 a Darfo Boario, oppure Andrea Piccolo, entrambi approdati al professionismo. C’è chi dice che sia il Direttore Sportivo più titolato d’Italia a livello Allievi. Non c’è una statistica ufficiale, ma difficile trovare uno che ha vinto più di Lui, (e meglio di Lui).
Augusto Savoldi alla fine di un 2020 molto complicato ha detto basta “Voglio dedicarmi alla famiglia e al mio nipotino di tre anni. Ma tutti i bei ricordi restano, eccome se restano….”
Ha iniziato nel 1995 come supporto al C.C. Canturino, diventa direttore sportivo dopo tutti i corsi dal 2000. E non sbaglierà più un colpo.
Partiamo dalla fine, dal 2020, l’anno più strano da quando + in ammiraglia.
Nonostante tutto avete corso il più possibile e anche vinto qualcosa. Come lo definisce? Il lockdown ha spezzato in due la preparazione, fare rulli è una cosa, pedalare su strada è un’altra cosa. Poi quando abbiamo ripreso non è stato semplice tenere su di giri i ragazzi, che, alla loro età, si allenano in prospettiva della corsa alla domenica.
E alla domenica almeno all’inizio di corse non ce n’erano. Poi per correre siamo andati in tutta Italia, che qui in Lombardia, autodromo a parte era impossibile organizzarne.
Siamo andati fino a Treviso o a Pescara e tre vittorie comunque le abbiamo portate a casa grazie a Mirko Bozzola (Due) e Filippo Borello. La società ha fatto il possibile e l’impossibile per esserci”
Appunto la società, il Pedale Senaghese. Vi siete dati tanto a vicenda e forse non è un caso decidere di smettere proprio qui.
“Devo solo dire grazie a Senago e al Pedale Senaghese che non ha mai fatto mancare nulla al sottoscritto e ai tanti atleti che sono passati da queste parti. Spesso i migliori. Si correva con i materiali migliori e i tesserati non hanno mai pagato un euro. Avercene di società così. E’ stato un periodo fantastico”
La vittoria più bella? “Sarebbe troppo semplice dire il campionato Italiano di Bagioli. Ma la Coppa D’Oro forse lo è stata ancora di più, vinta da Bagioli con la maglia di campione Italiano. Prima di lui solo Diego Aulissi lo fece…..”
Mantiene rapporti con i suoi ex atleti?
“Assolutamente sì. Con Andrea Bagioli ci siamo sentiti anche domenica dopo l’Angliru. Sette dei miei allievi sono o sono stati professionisti. Davide Viganò ai tempi della Giussanese come Giacomo Nizzolo. Poi Petilli e soprattutto Ballerini che misi in bicicletta io il secondo anno da allievo alla Capiaghese, lui che faceva nuoto e nessuno voleva tesserarlo. Me lo ricorda sempre, specie dopo le vittorie, Andrea Piccolo e Conca che passerà nel 2021. E’ bello sentirli ogni tanto. Ma attenzione con me hanno vinto tanto, ma tanto merito lo hanno anche i compagni di squadra, i cosidetti gregari. Se i vari Bagioli e Piccolo hanno vinto tanto è perché c’erano i vari Bellettati, Barbierato, e Sironi che lavoravano duro per loro.
P.S sotto l’articolo originale da giornale, ricopiato per facilitare la lettura.