Ciclismo, Lorenzo Gobbo a Monza per proseguire le cure: ferito da un’asta di legno in pista in Belgio
È previsto per venerdì 19 luglio il trasferimento del giovane ciclista Lorenzo Gobbo di Lentate sul Seveso dal Belgio all’ospedale San Gerardo di Monza. Lo conferma al Cittadino il papà.
È previsto per venerdì 19 luglio il trasferimento del giovane ciclista Lorenzo Gobbo di Lentate sul Seveso dal Belgio all’ospedale San Gerardo di Monza. Lo conferma al Cittadino il papà, Gianni Gobbo. L’atleta della P&G-GB di Gian Luca Bortolami era in gara agli Europei under 23 e Juniroes ed è rimasto vittima di un incidente tragico e allo stesso tempo incredibile: venerdì 12 luglio in una caduta durante la prova di scratch è rimasto trafitto da un lungo frammento di legno della pista che gli ha trapassato il costato e perforato il polmone, per poi infilarsi nella coscia sinistra. Trasferito in ospedale e sottoposto a un delicato intervento chirurgico, era stato poi suturato con 200 punti e ricoverato in terapia intensiva.
Nei giorni successivi Gobbo si è alzato dal letto e ha camminato assisitito dal suo fisioterapista. Venerdì tornerà in Italia per proseguire le cure. “Adesso vuole guarire è un ragazzo pieno di grinta”, ha detto il papà.
Segue articolo di DANILO VIGANO’
Lentate sul seveso (Monza e Brianza) 23 luglio 2019 – Lorenzo Gobbo è tornato a casa a Piazza F.lli Cervi, Lentate sul Seveso. Il peggio è passato. Il dramma è fortunamente alle spalle, un brutto ricordo che però sta avendo una reazione fantastica. Non solo gambe (è un ciclista) ma soprattutto testa. Volontà e forza d’animo sono state le armi con le quali ha combattuto il giovane atleta pesantemente infortunato lo scorso 12 luglio a Gand, in Belgio, durante i Campionati Europei di ciclismo su pista: trafitto al polmone e alla coscia da un grosso listello di legno lungo oltre mezzo metro.
Tre giorni in rianimazione, 200 punti di sutura, e tanto tanto spavento. Oggi Lorenzo ha ripreso a muoversi a camminare, ha chiesto ai genitori di accompagnarlo per un hamburger e una passeggiata in centro. Sono tutti felici a casa, da papà Gianni a mamma Alice al fratello Davide, che ha smesso di correre lo scorso anno per un problema al ginocchio. “E’ davvero un ragazzo forte, non perché è mio figlio ma ha avuto un recupero eccezionale-spiega il padre Gianni Gobbo ex dilettante e compagno di squadra di Gianni Bugno ai tempi della Supermercati Brianzoli-. Lorenzo non hai perso conoscenza, anche nel momento in cui si è trovato quel maledettoi listello di legno nel polmone. Ricordo quel drammatico momento, è caduto proprio sotto i miei occhi, una scena raccapricciante, incredibile che non auguro a nessuno». Qual’è stato il suo primo pensiero in quell’istante? “Non sapevo cosa fare, mi sono sentito un padre impotente di fronte al proprio figlio. Non volevo provare mai più quella sensazione di impotenza”. Adesso Lorenzo è a casa, sta bene e ha già iniziato la lunga fase di recupero. All’Ospedale San Gerardo di Monza, dove è seguito dal dottor Cassina, ieri ha eseguito la lastra ai polmoni con assoluta tranquillità. Tutto procede bene le lesioni sono in fase di recupero, e dopodomani (giovedì) tornerà al presidio sanitario monzese dove gli saranno finalmente tolti i punti. “Dopo la lunga degenza all’ospedale di Gand, sabato notte abbiamo riportato a casa il nostro ragazzo – ricorda con un filo di emozione papà Gianni -. E’ stato un momento particolare della nostra vita in cui hai realizzato di quanto sia bello veder sorridere il proprio figlio”.
Lorenzo Gobbo adesso continuerà il suo recupero a casa. La riabilitazione dovrebbe poi proseguire presso Isoknitec a Milano un centro privato di riabilitazione sportiva e ortopedica, che adotta programmi riabilitativi personalizzati a seconda delle esigenze del singolo pazienze. Tramite la Federazione Ciclistica Italiana, che lo assistito dal primo all’ultimo minuto durante l’incidente nel velodromo di Gand, Lorenzo sarà seguito dai migliori fisioterapisti. A questo punto la domanda sorge spontanea: Lorenzo Gobbo potrà tornare in sella… ? “Sappiamo quanto siamo fortunati a essere qui oggi e quanto dobbiamo a tutti i paramedici e al personale medico per l’affetto e le attenzioni verso Lorenzo – conclude il padre -. C’è una lunga strada da percorrere per il recupero, Lorenzo ha riportato danni al fisico non trascurabili, al polmone e alla coscia, quest’ultima con un taglio al muscolo sopra il ginocchio sinistro. I tempi di recupero non li sappiamo, se potrà o meno tornare a correre è presto per dirlo. Lui ha molta forza e il supporto della famiglia e dei numerosi amici del ciclismo che gli vogliono bene”.