Non è la gara più importante dell’anno, (forse) ma per i dirigenti del Pedale Senaghese vedere i propri atleti correre i modo impeccabili nella gara del cinquantenario è motivo di grande orgoglio.
Si parte subito ventre a terra, il primo colpo di pedale e già Giacomo Saligari a “menare” in testa al gruppo, e subito si forma un quartetto che per due dei quattro giri resta al comando con un vantaggio massimo di 50 secondi. Il primo giro chiuso in 19-30 ad oltre quarantatre di media. Poi un quinto elemento si sgancia, per raggiungere i fuggitivi, ma si trascina dietro tutto il gruppo, nella cui pancia i velocisti del Pedale Senaghese Quaranta e Gobbo possono stare a rimorchio lasciando ad altri il compito d’inseguire.
Inizia il terzo giro e tutto si riazzera, tutti in gruppo, verso fine giro si avvantaggia Lorenzoo Gobbo, è un azzardo mancano ancora venti Km all’arrivo, Lorenzo stà all’aria per un paio di chilometri poi si fa riassorbire, il gruppo viaggia sempre oltre i quaranta e fuggire è difficile, ci prova un temerario ai meno tre e resta al comando sino in vista dello striscione dell’ultimo chilometro, poi i ragazzi di Augusto Savoldi si mettono in posizione e la volata di Lorenzo Gobbo è travolgente, iniziata all’ultimo chilometro, si stacca letteralmete dal gruppo e si presente sul Viale Europa sede d’arrivo con una cinquantina di metri di vantaggio, alle sue spalle c’è luce e s’illumina Samuel Quaranta che coglie la seconda posizione, terza posizione per un brianzolo, quarta per un torinese e qinta per un pavese, poi al sesto posto Luca Buttini che va a completare un podio tutto blu-arancio per il campionato provinciale di Milano. Alla vestizione il presidente provinciale Valter Cozzaglio, e alle premiazioni il sindaco Magda Beretta e l’assessore ex ciclista Valerio Mantovani.
Man bassa nelle premiazioni, il solo trofeo Rino Fedeli a.m. va alla equipe Corbettese, il Trofeo Avis, il trofeo del cinquantenario e il trofeo Massimo Tola a.m. sono tutti di appannaggio del Pedale Senaghese per la gioia del presidente Arturo Gorla e di tutto lo staff del sodalizio.