Lunedi mattina Samuele Manfredi si stava allenando sulle strade di Toirano in provincia di Savona, non lontano dalla sua abitazione quando è stato coinvolto in un grave incidente stradale. Samuele per cause ancora da accertare si è scontrato con un’autovettura riportando un trauma cranico. Prontamente soccorso e ricoverato all’ospedale di Pietra Ligure, il giovane atleta si trova in coma farmacologico. Sottoposto ad un delicato intervento chirurgico, è tenuto sotto stretta sorveglianza nel reparto di rianimazione dell’ospedale Santa Corona.

Samuele Manfredi è una delle speranze più concrete del giovane movimento ciclistico della categoria juniores. Di recente il ragazzo ha conquistato la Parigi Roubaix riservata alla sua categoria, e nello scorso mese di agosto si è laureato campione europeo nell’inseguimento su pista, conquistando anche l’argento con Alessio Bonelli, Davide Boscaro e Diego Bosini. Di recente è stato inserito nel gruppo francese della Gruopama-Fdj, la formazione Continental del team che ha come capitano Thibaut Pinot.

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L’edema si è ridotto, ma restano gravi le condizioni di Samuele Manfredi, il 18 enne ligure rimasto coinvolto in un indicente stradale lunedì a Toirano, dove vive. Promessa del ciclismo italiano, un contratto con il team francese Groupama-FDJ Continental per il 2019, con Manfredi si allunga la lista dei ciclisti che sulle strade italiane rischiano di perdere la vita. Un bollettino terribile come hanno segnalato l’Associazione Corridori Professionisti Italiani (ACCPI) e il Ct della Nazionale Davide Cassani appena rientrato dal Giappone (ha perlustrato il percorso per le Olimpiadi 2020). Le cifre: nel 2017 sono morti 254 ciclisti su un totale di 3.378 decessi. E Cristian Salvato, presidente ACCPI, ha ripreso le parole del Capo dello Stato sulla tragedia avvenuta nella discoteca di Corinaldo: «Non si può morire così». E ha ricordato che «al funerale di Michele Scarponi le massime autorità del nostro Paese e del mondo dello sport avevano promesso un intervento concreto perché tragedie del genere fossero ridotte al minimo e invece, a distanza di quasi due anni, nulla è cambiato. Anzi, la situazione se possibile è peggiorata. Chi non ha mantenuto gli impegni che si era assunto è un delinquente, così come è un assassino chiunque firma per la realizzazione di una nuova strada senza pensare a chi la solcherà in bici o a piedi». Salvato ha annunciato una raccolta di firme affinché diventi effettiva una «legge salva ciclisti».

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