Fabrizio Cavuoto nasce nel mese di novembre del 2012 a Garbagnate Milanese, e attualmente risiede a Senago (Mi) dove frequenta la terza elementare. Un suo compagno di classe Axel Cotugno si è da poco iscritto al Pedale Senaghese, e il piccolo Fabrizio trascinato dai racconti dell’amico si lascia coinvolgere e con il bene placido di mamma Marianna e papà Alessandro si ritrova anch’esso iscritto nel sodalizio Meneghino.

Inizia così nel 2019 l’avventura sportiva, per la gioia del nonno anch’egli ciclista tuttora attivo in lunghe escursioni domenicali con gli amici.

La sua prima gara nel mese di luglio, di quell’anno, e se per il momento non è ancora salito su quel podio sfiorato più volte, la sua determinazione lo porterà prima o poi a salirci, determinazione e costanza lo caratterizzano, oltre all’innata spontaneità nello stare allegramente con i compagni di squadra sia negli allenamenti presso la pista “Vallelunga” di Arese che in giro durante le competizioni.

Prima di dedicarsi al ciclismo, per un breve periodo ha frequentato la piscina e il nuoto, ma poi conquistato dalla brezza dell’aria in faccia che solo il ciclismo fatto all’aperto ti sa dare ha fatto la sua scelta.

Pur essendo alle prime armi, ha saputo superare la difficile stagione 2020, seguito dai tecnici del Pedale e dai familiari con la mamma sempre vicina e scrupolosa è riuscito ad allenarsi per poter partecipare a quelle poche gare che si sono svolte, si ripresenta nel 2021 con voglia e ambizione di fare bene e non vede l’ora di ritornare a fare gruppo con i compagni di colori.

Tra le passioni nel tempo libero, il nonno che vive nella campagna a “Boioli di Perino”, borgo rurale ad una quarantina di chilometri a sud di Piacenza, gli ha trasmesso la passione della coltivazione dei prodotti agricoli dell’orto. Idolo di riferimento nel mondo delle due ruote, Marco pantani che ha imparato a conoscere dai filmati della televisione.

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