Sullo Zuccarello sesta sinfonia di Fabio Mazzucco.

Tra i 2000 cinquina di Marco Previtali

 (Fonte: BICIBG.IT)

 

Domenica 29 Settembre 2013

Sullo Zuccarello sesta sinfonia di Fabio Mazzucco. Tra i 2000 cinquina di Marco Previtali

NEMBRO (BG) – Sono Fabio Mazzucco e Marco Previtali i padroni della Madonna dello Zuccarello, l’impegnativo strappo che ha deciso la 23° Medaglia d’Oro Ricky Schiattareggia. Se il padovano della Santangiolese ha anticipato la salita conclusiva beffando i quattro compagni di avventura, il bergamasco del primo anno della Pol. Marco Ravasio, unico atleta classe 2000 tra i fuggitivi, ha concluso terzo assoluto alle spalle di Andrea Bagioli regalandosi la quinta vittoria stagionale. Quarto posto Nicolò Madini e quinto per Michele Rossi, gli altri due fuggitivi di giornata, mentre il gruppo, forte di 59 unità, ha concluso a quasi 4’.

 

 

 

Giornata da corridori duri quella vissuta sulle strade di Nembro: diluvio impressionante prima della partenza, con strade ridotte a un acquitrino e una quarantina dei 174 corridori (soprattutto 1° anno) che preferiscono non correre. Al via quindi 126 atleti, tra cui il campione italiano Tiziano Guglielmi, i veneti della Santangiolese, i ragazzi della Rostese e della Canellese, la Iaccobike di Sassuolo, oltre a tutti i bergamaschi e a 5 ragazze: Barbara Malcotti, Asja Granata, Sveva Bianchi, Alice Destro e Michela Oliva.
Come spesso accade in queste prove funestate dal maltempo, la differenza la fa chi aggredisce il percorso. E infatti già nel primo dei cinque giri tra Nembro, Villa di Serio e Pradalunga parte la fuga che si rivelerà decisiva. A promuoverla il primo anno Marco Previtali, Fabio Mazzucco, Andrea Bagioli, Nicolò Madini, Michele Rossi e Kevin Fantinato, poi costretto alla resa. Alle loro spalle, nonostante la pioggia cessi di cadere, il gruppo non reagisce, anzi, scivola immediatamente a oltre 1’ di ritardo.

 

La gara diventa quindi un discorso privato tra i cinque battistrada, attesi nel finale dal duro strappo della Madonna dello Zuccarello.
Ma a sorpresa non è la salita a decretare il vincitore. A 5 km dal traguardo, infatti, se ne va tutto solo il padovano Fabio Mazzucco, che riesce a guadagnare una manciata di secondi e a difenderli fin sotto il traguardo. Alle sue spalle Andrea Bagioli, il primo anno Previtali, Madini e Rossi. Il gruppo, invece, arriva alla spicciolata a 3’ e 40”, regolato da Giovanni Aleotti davanti a Thomas Prada, Luca Biffi, Lorenzo Salvetti (secondo tra i 2000) e Mattia Pedrini. Nel gruppo buono anche Diego Bosini, terzo tra i primi anno, e Barbara Malcotti (undicesima tra i 2000).

 

 

 

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Ordine d’arrivo 23° R. Schiattareggia mo L.M. Cortinovis
Iscritti: 174    Partiti: 126     Arrivati: 64
1. Fabio Mazzucco (Santangiolese), km 42 in 1h e 8’, alla media di 37,06
2. Andrea Bagioli (Ped. Senaghese) a 8”
3. Marco Previtali (Pol. Marco Ravasio) a 13”
4. Nicolò Madini (Gc Destro) a 21”
5. Michele Rossi (Pontenure Raschiani) a 29”
6. Giovanni Aleotti (Baby Team Iaccobike) a 3’ e 40”
7. Thomas Prada (Cc Forti e Veloci) a 3’ e 44”
8. Luca Biffi (Almenno SB Rota Nodari)
9. Lorenzo Salvetti (Gi-Effe Fulgor)
10. Mattia Pedrini (San Marco Vertova)

 

 

 

Ordine d’arrivo classe 1999
1. Fabio Mazzucco (Santangiolese), km 42 in 1h e 8’, alla media di 37,06
2. Andrea Bagioli (Ped. Senaghese)
3. Nicolò Madini (Gc Destro)
4. Michele Rossi (Pontenure Raschiani)
5. Giovanni Aleotti (Baby Team Iaccobike) a 3’ e 40”
6. Thomas Prada (Cc Forti e Veloci)
7. Luca Biffi (Almenno SB Rota Nodari)
8. Mattia Pedrini (San Marco Vertova)
9. Davide Gastaldi (Cc Cremonese 1891 Arvedi)
10. Matteo Sacchi (Gc Destro)

 

 

 

Ordine d’arrivo classe 2000
1. Marco Previtali (Pol. Marco Ravasio)
2. Lorenzo Salvetti (Gi-Effe Fulgor)
3. Diego Bosini (Cc Cremonese 1891 Arvedi)
4. Davide Boscaro (Santangiolese)
5. Paolo Roveri (Gi-Effe Fulgor)
6. Andrea Berzi (Pol. Bolgare)
7. Nicholas Agostini (Cc Forti e Veloci)
8. Martin Nessler (Cc Forti e Veloci)
9. Fabio Chiodini (Pol. Bolgare)
10. Simone Pianetti (Us Paladina Sc Ivan Gotti)

 

 

 

(Servizio a cura di Roberto Amaglio)

 

 

 

 

 

 

 

  

 

    

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