Si ringrazia Maurizio Galimberti per la collaborazione nella raccolta dei dati

La stagione agonistica 2020 sarà ricordata negli annali sportivi e anche nella storia futura come un anno che nessuno si augurerà di dover rivivere.

Come tutti gli inverni, quello che separa il 2019 al 2020 è stato un periodo dedicato alla preparazione e alla programmazione.

Da un lato gli investimenti cospicui per rinnovare il vestiario, il parco macchine e la dotazione dei mezzi meccanici con l’arrivo delle fiammanti “Merida” grazie all’indispensabile aiuto dei numerosi sponsor da sempre vicini al Pedale Senaghese, dall’altro lato la messa in strada dei ragazzi, vecchi e nuovi che dopo le accurate e periodiche visite mediche, hanno iniziato con il rinnovato entusiasmo la preparazione seguiti dai valenti e disponibili tecnici del sodalizio Meneghino, che fa capo al presidente Arturo Gorla, con il valente ed esperto tecnico Brianzolo Augusto Savoldi, attorniato dai più fidi e fedeli collaboratori.

Ed ecco che ti arriva quella tegola che mai nessuno si sarebbe aspettato, ad un passo dall’esordio su strada, un virus che all’inizio forse è stato non capito e/o sottovalutato che non solo ha messo in ginocchio la società intera con la sua economia, ma ha portato all’inizio una sconcertante insicurezza sul da farsi in tutti i campi, sport compreso.

Ragazzi e tecnici del Pedale si sono da subito messi all’opera con mezzi alternativi, ginnastica e rulli da remoto, parola che i ragazzi hanno dovuto imparare e mettere in opera anche per quanto riguarda l’attività scolastica, che rimane sempre preminente rispetto all’attività sportiva.

L’attività sportiva subisce un grave colpo, per un periodo di quattro mesi nessun allenamento su strada, solo rulli da usare con oculatezza sotto la guida dei direttori sportivi, e si arriva così a fine luglio quando la federazione consente l’inizio dell’attività, ma solo per gare a cronometro, con una moltitudine di restrizioni e limitazioni.

Inizio promettente con Mirko Bozzola che coglie subito un secondo posto.

Il mese successivo, siamo già in agosto con la prima gara su strada nella bergamasca con il secondo anno Filippo Borello che sale sul terzo gradino del podio.

Il Pedale Senaghese aveva in calendario l’organizzazione di tre gare, per amatori, giovanissimi e allievi, ma le ordinanze prefettizie e comunali impediscono di organizzare in Lombardia, regione all’epicentro della pandemia e il tutto si ripercuote anche sulla partecipazione dei ragazzi, che per correre si debbono spostare in altre regioni, con Agosto e settembre che vedono la partecipazione prevalentemente a gare nella regione Veneto, Marche e Toscana, trasferte che incidono pesantemente sull’economia delle casse del sodalizio, ma nulla viene lasciato al caso, e per l’ennesima volta un ringraziamento va agli sponsor che nonostante le difficolta economiche personali continuano ad appoggiare e supportare il Pedale.

Dopo il periodo feriale di agosto, (oggi ne paghiamo il prezzo) a settembre si sblocca la situazione anche in Lombardia con permessi che vengono elargiti e consentono l’attività anche in regione, anche se l’attività volge al termine, seppur con alcune deroghe della federazione che consentono l’allungamento della stagione sino alla prima decade di novembre.

Questo periodo coincide con le due belle vittorie di Mirko Bozzola, e una di Filippo Borello, e gli ottimi risultati in pista che portano nel carniere del Pedale Senaghese anche un titolo di campione provinciale Omnium con Daniel Vitale, un titolo regionale Piemontese Omniun con Mirko Bozzola e un titolo regionale Piemontese velocità con Filippo Borello.

Per la categoria allievi, la stagione si chiude con tre vittorie su strada, due secondi posti, cinque terzi un quarto e un quinto, su strada, oltre a numerosi piazzamenti da podio anche su pista.

Oltre ai già citati sponsor un ringraziamento particolare ai dirigenti e tecnici del Pedale che si sono sobbarcati trasferte estenuanti, ai corridori e ai loro genitori sempre pronti e disponibili.

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