Valkenburg (OLA) (4/2) – Wout Van Aert sul tetto del mondo, per la terza volta consecutiva. Il belga cala il tris, andando a vincere l’edizione 2018 dei Mondiali di Ciclocross. Una prova bellissima, quella del bicampione uscende, che ribalta tutti i pronostici aggiudicandosi il primo gradino del podio anche a Valkenburg, dopo Zolder e Bieles. Medaglia d’argento per il connazionale Michael Vanthourenhout, bronzo per il superfavorito Mathieu Van Der Poel (Olanda).

Una gara bella quanto faticosa, quella del belga, che sceglie di partire subito fortissimo su un terreno fangoso e scivolosissimo, in cui è difficile restare in equilibrio. Lo segue subito il rivale storico: Mathieu Van Der Poel. Il primo mezzo giro al limite, poi una curva sbagliata per l’olandese che inizia a perdere terreno fino a farsi riprendere dall’altro belga, Vanthourenhout. Van Aert davanti, intanto procede solitariodando luogo ad una cavalcata sontuosa, sfruttando anche i tanti tratti a piedi di un percorso pesantissimo per aumentare progressivamente il proprio margine.

Van der Poel fa intanto i conti con il ritorno di Michael Vanthourenhout, che nel finale lo stacca, andando ad assicurarsi la piazza d’onore a 2’13” da Van Aert, e lasciando l’olandese alla mercè del ritorno di Toon Aerts, che in rimonta gli ha conteso il bronzo. Per Van der Poel arriverà alla fine l’ultimo gradino del podio, a 2’30” dal vincitore. Toon Aerts chiude quarto a 3’16”, Lars Van der Haar (autore di due giri conclusivi di gran rilievo) completa la top five a 4’29” da Wout.

Gara intensa e in continua rimonta per Gioele Bertolini, sempre in zona top ten e risalito nella seconda metà fino alle soglie dei primi cinque posti: il valtellinese si dimostra ancora una volta all’altezza di tanti conclamati protagonisti del cross internazionale, e porta a casa un meritatissimo sesto posto a 4’42” dal primo. Piazza numero 29 per Marco Aurelio Fontana, seguito da Daniele Braidot, 30esimo.

L’ANALISI DEL CT FAUSTO SCOTTI – “Sapevo che quella di Bertolini sarebbe stata una bella corsa, un sesto posto che per lui vale come una medaglia”, le parole di un più che soddisfatto Scotti, CT della Nazionale. E ancora: “Sono molto contento di Gioele, il suo è un ottimo risultato, soprattutto se si considera che è soltanto al primo anno Elite. L’Italia, per il futuro, può e deve puntare su di lui”.

Bertolini a Valkenburg ci ha già vinto più di una volta, e “proprio per questo pensavo potesse arrivare anche al podio. Ma ha ancora del tempo per far vedere quanto vale, bisogna crederci” spiega il CT Scotti. Peccato per i compagni di squadra, che “sono partiti tutti in ultima fila senza punti, mentre Luca Braidot si è dovuto fermare per un infortunio, che lo ha costretto al ritiro. La trasferta azzurra, per Fausto Scotti, è stata “molto positiva, abbiamo potuto verificare le condizioni dei nostri giovani che si sono dimostrati in costante crescita. Ci tengo a ringraziare tutti gli organizzatori e le società sportive che continuano a creare percorsi per far fare palestra a questi atleti

Valentina Vercillo

Comunicazione FCI

UOMINI ELITE

1. VAN AERT Wout BEL 1994 1:09:00
2. VANTHOURENHOUT Michael BEL 1993 1:11:13 +2:13
3. VAN DER POEL Mathieu NED 1995 1:11:30 +2:30
4. AERTS Toon BEL 1993 1:12:16 +3:16
5. VAN DER HAAR NED 1991 1:13:29 +4:29
6. BERTOLINI Gioele ITA 1995 1:13:42 +4:42
7. MERLIER Tim BEL 1992 1:13:56 +4:56
8. SWEECK Laurens BEL 1993 1:14:21 +5:21
9. SOETE Daan BEL 1994 1:14:30 +5:30
10. CHAINEL Steve FRA 1983 1:14:51 +5:51

29. Fontana Marco Aurelio (Ita) a 2 giri; 30. Braidot Daniele (Ita) a 2 giri

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